DALLA MALATTIA ALL'INVALIDITA'...QUALI DIRITTI...
E' il titolo del libro che sarà nelle librerie italiane fra pochi giorni, dove Alfredo Di Fiore racconta "la sua esperienza di vita" da quando si è accorto di soffrire di Parkinson......
I proventi della vendita del libro saranno devoluti in parte, per la ricerca scientifica della malattia "il morbo di Parkinson" e per il mantenimento di tre bambini del Camerun, adottati da Alfredo Di Fiore; i bambini adottati in Cameroun si trovano presso la missione cattolica di Bikok, un villaggio a 50 km da YAUNDE’ (la capitale) è raggiungibile percorrendo una pista polverosa durante la stagione secca, e fangosa durante la stagione delle piogge, si può immaginare il tipo di strada.
La missione è stata fondata nel 1994 dalle Suore Domenicane Figlie del S. Rosario di Pompei (Na); in questi anni di attività è stata creata una scuola che ospita un centinaio di ragazzi dalle elementari alle superiori, e arrivano a piedi tutte le mattine a scuola, spesso sono anche a digiuno.
Alfredo Di Fiore e Suor Domenica della missione di Bikok
Nel 2006 è stato creato un dispensario per curare le malattie dei bambini e della popolazione vicino; si è dato l’aiuto a costruire 6 pozzi funzionanti per l’acqua potabile presso la missione; altri due sono in fase di costruzione nei villaggi vicini.
DALLA MALATTIA ALL'INVALIDITA', QUALI DIRITTI. (una guida per conoscerli)
Vol. I ( in stampa ) di Alfredo di Fiore
Editore: Editoriale Chiaravalle
15057 Tortona (AL)
Tel 0131 821454 - Fax 0131 822506
e-mail: info@almanaccodichiaravalle.it
... “QUESTA RACCOLTA, E’ DEDICATA A TUTTI COLORO CHE HANNO DEI DIRITTI E CHE NON LO SANNO, PER QUESTO E’ STATA REALIZZATA.
NON SOLO PER FARGLIELI CONOSCERE, MA SOPRATTUTTO PER FAR SI CHE LI RECLAMINO A GRAN VOCE, PER NON PERDERE QUANTO GLI SPETTA PER IL LORO STATO FISICO NON PIU’ INTEGRO.”
INTERVISTA ALL’AUTORE
( Alfredo Di Fiore )
Siamo riusciti a contattare l’autore del nuovo libro
“Dalla malattia all’invalidità, quali i diritti
(una guida per conoscerli)
che si è reso disponibile per rispondere ad alcune domande.
Domanda: cosa lo ha motivato a scrivere questo libro?
- La voglia di far conoscere alle persone invalide i loro diritti, che troppo spesso NON conoscono affatto.
D: È convinto che il suo libro serve agli invalidi? ci sono tanti altri libri che parlano dello stesso argomento?
- È vero che ci sono moltissimi volumi che trattano dell’invalidità, ed anche dei periodici molto ben fatti che trattano l’argomento in modo approfondito, ma una persona invalida trova delle informazioni partiocolareggiate e non le informazioni basilari su quello che riguarda la procedura più semplice per avere il riconoscimento dell’invalidità.
D: cosa intende dire, che lei è più bravo degli altri a scrivere?
- niente di tutto questo, la persona malata che si ammala e rischia di diventare invalido, non conosce quale procedura avviare per prima per avere il riconoscimento dell’invalidità.
D: Cosa bisogna fare per prima cosa, non basta andare da un patronato?
- è la procedura giusta quella di rivolgersi al patronato, ma c’è un dettaglio importantissimo da non trascurare: il malato in genere NON ha nessuna conoscenza di leggi e decreti sulla materia.
D: E allora cosa succede?
- succede che l’ammalato ha delle domande da porsi a cui il patronato in parte risponde, perché gli fa compilare le varie pratiche e dopo darà le spiegazioni; ma la procedura completa e il risultato con i benefici, ancora non sono chiari.
D: perché non sono chiari?
- per il motivo che non vi è uno schema che illustra il tracciato con i tempi e le caratteristiche di quello che vuole sapere l’ammalato.
- Il tutto è lasciato all’iniziativa della persona che chiede e l’altra che risponde.
D: quale scopo si prefigge con questo volume?
- 1° cosa bisogna fare;
2° quale documentazione serve
3° quanto tempo occorre per avere il riconoscimento;
4° cosa verrà dato e da chi
5° eventuale procedura di ricorso
D: quando si avvia la procedura per la richiesta del riconoscimento dell’invalidità, non dovrebbe essere tutto automatico ?
- bisogna esaminare la situazione dell’ammalato per capire se la malattia può portare all’invalidità oppure all’inabilità
- dopo studiare la procedura più idonea per avere il riconoscimento,
- una volta presentata la domanda, si controlla se il percorso della pratica rispetta i tempi giusti previsti.
D: per una semplice richiesta di riconoscimento di invalidità con quello che spetta di diritto, possono esserci complicazioni?
- la cosa non è molto semplice, appunto bisogna distinguere che tipo e grado di invalidità si è raggiunta, a cosa si ha diritto, ed a chi rivolgersi.
D: il riconoscimento di invalido non spetta alla AUSL ?
- il riconoscimento di invalido civile è competenza dell’Asl per una certa prestazione assistenziale; il riconoscimento di invalido civile dell’Inps è diverso.
D: Ma non è la stessa cosa?
- No, perché cambiano i requisiti richiesti per fare la domanda, questo è l’errore più comune che si commette, si confondono le prestazioni.
D: Quali prestazioni e quale può essere la differenza?
- bisogna leggere per distinguere e capire le prestazioni che verranno erogate.
D: cosa ha motivato questo volume?
- le domande di persone che chiedevano cosa fare per avere l’invalidità.
D: è stato facile scriverlo, su cosa si è basato, è un esperto della materia?
- non è stato facile, ho impegnato moltissimo tempo nella ricerca, lo studio e la selezione del materiale e poi semplificare e schematizzare un tracciato pratico per seguire l’iter burocratico.
- Non sono un esperto, ma molto è frutto della mia esperienza personale in tanti anni di attività.
D: Per scrivere il libro su questo argomento, ha forse lavorato in un patronato?
- ho avuto anche una formazione sindacale nel 1980 per fare dopo attività di patronato sindacale, ma il resto è frutto di esperienza personale.
D: Che tipo di lavori ha svolto?
- principalmente lo stampatore litografo, fra un turno e l’altro anche l’assicuratore, l’amministratore di condominio per le case popolari di Cuneo; ho fatto il delegato sindacale per svariati anni, con dei risultati anche importanti, in più aziende.
D: Cosa avrebbe voluto fare di più?
- la mia intenzione era quella di diventare un consulente del lavoro, ma la trafila era piuttosto lunga; avrei dovuto prendere il diploma di ragioniere tramite corsi intensivi ed esami di abilitazione in breve tempo; poi la laurea in economia e commercio e dopo l’abilitazione alla professione, una cosa non possibile per chi lavora.
D: Che tipo di studi ha fatto?
- l’istituto tecnico per perito grafico.
D: è servito il diploma a qualcosa?
- No, nella vita ci vuole anche fortuna e quando sbagli difficilmente ti danno un’altra possibilità; forse è meglio così perché potrei essere in una situazione diversa, e chissà quale.
D: Ha qualche curiosità da dire sul libro?
- si, quando l’ho iniziato, il progetto prevedeva solo domande e risposte, dopo è subentrata la necessità di spiegare le risposte, da 140 pagine iniziali il primo volume è di oltre 300 pagine.
D: allora ci sarà un seguito?
- se l’editore è d’accordo si, perché ci sono altre cose da conoscere sui diritti dell’invalido, sul lavoro, ed altro.
D: Molte pagine però sembrano inutili, perché è solo una raccolta di norme.
- può sembrare inutile, ma serve soprattutto a fornire al lettore la fonte giuridica da consultare direttamente per approfondire l’argomento.
D: A me sembra che sia solo un copia e incolla preso da internet.
- è anche quello, perché le varie regole – normative – leggi – circolari – interpretazioni sono state fatte da persone MOLTO più preparate di me; da parte mia ho fatto una grossa cernita scegliendo il materiale, rivedendolo e traducendo il tutto in un linguaggio semplificato, per ottenere un tracciato semplice e chiaro basandomi anche sulla mia esperienza di invalido.
D: ha ricevuto l’aiuto da parte di qualcuno?
- si, vi è stata una collaborazione da parte della dott.ssa Costantini che mi ha fatto notare per prima l’errore generale di valutazione ed i suggerimenti sulla impostazione poi del procedere nel lavoro.
D: oltre questo, ha ricevuto appoggi di qualche tipo da parte delle istituzioni?
- li ho cercati prima, ma nessuno ha risposto e solo dopo aver comunicato l’uscita ho avuto delle risposte; mi auguro di avere nei prossimi volumi un grosso appoggio.
D: Come invalido sono giuste e sufficienti le leggi attuali?
- sono da gestire meglio per chi è veramente invalido.
D: Come ha trovato un editore disposto a rischiare?
- per puro caso, è lunga da raccontare ma basta solo dire che guarda caso quando ho iniziato a lavorare, l’editore era uno dei clienti della tipografia dove ho lavorato per tanti anni e che ora non esiste più.
- Ora è lui che stampa per me, prima avevo stampato io per lui.
* * *
Email di Alfredo Di Fiore : aldifiore@tiscali.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento